E pensare che quando vado dal vivaio per comprare una piantina ritorno a casa con un sacco di terra apposita, un barattolo di concime apposito e girovago in casa mezza giornata per scegliere l'apposita finestra!!!
E invece eccole queste "erbacce"... un seme trasportato dal vento, cade sul terreno, sgomita un po' a destra e un po' a sinistra e regala una macchia di colore in mezzo al campo.
Così ogni giorno una sorpresa... un'orchidea selvatica vicino alla ciotola del cane, un gruppo di calle lungo il ruscello dietro casa, la melissa abbracciata ad una pietra, margherite e viole sparse in ogni dove. (E chiedo scusa a tutte le altre specie che non ho messo in elenco)
Ho creato questi ciondoli ispirata proprio ai fiori spontanei, alla mal'erba, a questa meraviglia di colori che sembrano fragili e in balia degli eventi ed invece hanno una forza da far invidia.
La carta diventa cornice per questo mio paesaggio bucolico e mi ricorda, con il colore, lo stupore giornaliero di abitare in campagna.
Il rame, utilizzato come stelo, diventa simbolo della finta fragilità della natura.
Dedico questi ciondoli a chi è capace ancora di stupirsi e a chi non è mai in balia degli eventi.
Un GRAZIE di cuore all'amica di web Barbara (maga del metallo FASCINATIONSTREET) che mi ha saputo dare degli ottimi e saggi consigli su come poter lavorare e trattare il rame, materiale che non avevo mai lavorato prima.
Cara Barbara grazie anche perché, nonostante la banalità delle mie domande, non hai fatto pesare la mia ignoranza ^_^