lunedì 31 marzo 2014

La città invisibile di carta: PAPER FEDORA

Ci sono dei libri da cui è impossibile separarsi, dei libri che ti seguono in ogni momento, dei libri che si modificano e crescono con te.
Uno di questi è per me LE CITTA' INVISIBILI di Calvino.
Vuoi perché il suo formato entra anche in una pochette figurati nella mia borsa che farebbe invidia anche alla Mary disneyana...
Vuoi che la suddivisione in racconti brevi aiuta la lettura tra un tragitto e l'altro, tra una coda e l'altra nei vari uffici...
mettici anche che Calvino è sempre Calvino...
Le Città invisibili è uno di quei libri che rileggerei all'infinito.
La cosa che più mi piace è che ad ogni lettura, le città fantastiche che Marco Polo descrive al Grande Kan, nella mia mente cambiano, si trasformano e vivono di una vita diversa a seconda del mio umore e mi regala di volta in volta sensazioni sempre nuove.
Ogni città, ogni descrizione del paesaggio è un mondo a sé, in ognuna trovo un insegnamento e uno stimolo di riflessione.

Naturalmente ho la mia rosa di città preferite....e tra queste di sicuro inserisco FEDORA.

Al centro di Fedora, metropoli di pietra grigia, sta un palazzo di metallo con una sfera di vetro in ogni stanza. 


Guardando dentro ogni sfera si vede una città azzurra che è il modello di un'altra Fedora. 


Sono le forme che la città avrebbe potuto prendere se non fosse, per una ragione o per l'altra, diventata come oggi la vediamo.


[...] Fedora e le piccole Fedore nelle sfere di vetro. Tutte ugualmente reali perché tutte solo presunte. L'una racchiude ciò che è accettato come necessario mentre non lo è ancora; le altre ciò che è immaginato come possibile e un minuto dopo non lo è più.

In Fedora sono racchiusi mondi diversi in cui il desiderio ha preso corpo anche se racchiuso in bolle virtuali.
Come in Fedora, ognuno di noi dovrebbe conservare in sé uno spazio per ciò che la fantasia e l'immaginazione gli fa sognare; questo potrebbe servire per sentirsi meglio. Sbagliato è lasciar spazio solo a ciò che ci sembra necessario e che in futuro potrebbe rivelarsi inutile.
E allora chiudo il libro e mi metto a fare un lungo elenco... inserisco nella lista tutto ciò di cui non ho bisogno!

PS. Per chi ha avuto il coraggio o la curiosità di arrivare fino a qua con la lettura ricordo che non sono né un critico letterario, né tanto meno una illustratrice.
Questo post e il piccolo quadro che ho creato sono nati dalla voglia di mettere nero su bianco le sensazioni scaturite dalla lettura di una pagina di narrativa...


... Sono nati dalla voglia di sperimentare nuove tecniche...


... sono nati dal desiderio di condividere le mie passioni...


... sono nati perché ogni volta cerco di pormi nuove sfide...


 ... sono nati perché ci siete voi che ogni volta mi supportate e mi apprezzate per quella che sono.
Grazie!


martedì 25 marzo 2014

Una finestra sul mio mondo

Se lo si chiede ad un architetto la risposta sarà più o meno questa: un'apertura su un muro che permette all'aria e alla luce naturale di filtrare dall'esterno in un ambiente chiuso.
E se invece la stessa domanda la si ponesse ad un informatico: un'area visualizzata sullo schermo del pc che permette l'interazione tra l'utente e il dispositivo.

Se invece chiedete a me cos' è una finestra la risposta è semplice... un filtro, una cornice dalla quale posso indisturbata osservare il mondo esterno e che allo stesso tempo permette al mondo di sbirciare il mio microcosmo.
La finestra mi ha sempre affascinata.
Quando ero a Venezia per un periodo ho vissuto in una calle talmente stretta che con la dirimpettaia ci scambiavamo i limoni e le carote da una finestra all'altra... è sì, a Venezia finestra equivaleva a scambio sociale, o se vogliamo togliere il lato poetico, finestra era sinonimo di NO PRIVACY ^_^
Ora che vivo in aperta campagna le finestre sono sinonimo di cornice... nonostante i ripetuti tentativi della nonna di volermi confezionare metri e metri di tende all'uncinetto per ricoprire le finestre a me piace l'idea che la natura circostante entri visivamente nella casa come fossero quadri che cambiano a seconda della stagione.
Passeggiando per la città poi, in alcune ore del giorno per strada non c'è anima viva, ma se dalle finestre esce una luce soffusa, un profumo di cucina o una musica indistinta la fantasia inizia a volare alto e a fantasticare sulla vita che ci potrebbe essere oltre a quel vetro.

E' la finestra che mi ha ispirata nel creare questa serie di ciondoli in stile kawaii.



Finestra che indossata all'altezza del cuore racconta di noi, che si spalancherà solo con le persone che lo meritano, mentre al resto del mondo darà solo un piccolo accenno della possibile vita che c'è oltre al vetro.






venerdì 21 marzo 2014

PRIMAVERA GRIGIA... NON SI DIREBBE!

Quando il sole splende così intensamente e quando la natura si risveglia precocemente ma con impeto a tal punto di infondere quel senso di beatitudine e pacificazione col mondo intero è difficile credere alle nonne del paese che a Gennaio hanno letto i cerchi delle cipolle, o agli agricoltori che osservano la Luna, o ancora agli acciacchi dei vicini...
Nella mia zona tutti sanno cosa farà il tempo prima che arrivino le previsioni meteo ufficiali...
E tutti sanno che da domani, questa primavera si trasformerà in una grigia primavera.
E ti pareva che non dovesse far brutto tempo proprio nel fine settimana!?!
E allora ecco il mio programma per questo pomeriggio:

Passeggiata tra i campi
Piccoli lavoretti di giardinaggio
Raccogliere qualche erba spontanea per la cena
Coccole sotto al sole con i miei compagni a 4 zampe




Tutto per caricarmi di pura energia positiva, quella carica emotiva e creativa che solo la natura sa darmi.
Questo fine settimana, quando e se la pioggia arriverà a distruggere i progetti di molti, io mi ricorderò di questo Venerdì di sole, di questo primo giorno di primavera, di quando tutto era un tripudio di colori e profumi e l'unico tono stonato ero io e il mio grigio outfit.


BUONA PRIMAVERA A TUTTI!

lunedì 10 marzo 2014

SEMPLICITA' DI CARTA

Per citare il direttore di VOGUE ITALIA Franca Sozzani:"La semplicità è più difficile da creare della stravaganza fine a se stessa".
Per me semplicità in una creazione è pulizia dei dettagli, un'idea disarmante nella sua pulizia... ma anche un dettaglio che parla di te, un particolare che nella sua purezza apre la mente a nuove e infinite prospettive.
In PINTEREST ho creato la board SEMPLICITY, parola che ultimamente non viene associata ad una qualità che l'oggetto o l'individuo possono possedere, ma per connotare un'insufficienza, una mancanza.
Nella board, ancora in stato embrionale, ho iniziato ad inserire (e continuerò a farlo) creazioni che nella loro semplicità mi danno emozioni sincere e mi fanno esclamare senza compromessi "E' SEMPLICEMENTE PERFETTO".

Ora, senza aver la pretesa di finire sulle copertine di VOGUE ^_^, né tanto meno la presunzione di voler ideare qualcosa di perfetto... ho creato questi orecchini.

Orecchini in carta argento satinato e mezzo cristallo sfaccettato nero

Lineari, puliti ma che hanno il loro carattere... in poche parole semplici.


PS. Chiedo scusa per le pessime foto... Sole dove sei???



giovedì 6 marzo 2014

EUREKA!!!

Da tempo cercavo di progettare un braccialetto con la tecnica quilling. Ma come fare per poter rendere il delicato "pizzo" di carta resistente a tal punto da poter essere indossato al polso???

Subito avevo pensato di sormontare il problema utilizzando delle piastrine di metallo come base ai riccioli di carta... ma la cosa non mi convinceva molto. Scartata l'idea di dover utilizzare un materiale diverso dalla mia amata carta ho lasciato i miei schizzi chiusi nel quaderno fino a quando...
EUREKA!
Uscendo di casa, di fretta come sempre e in estremo ritardo per tradizione, ho indossato il primo anello che mi è saltato tra le dita.
Il citato anello era uno di quelli che hanno già trovato un posto d'onore in uno dei post passati (QUI).

Ho cambiato la girella in carta di cotone utilizzando cartoncino ondulato che è diventata la base neutra su cui ho applicato dei fiori quilling e devo dire che mi sento soddisfatta.



E ora vorrei ringraziare Elena del blog LA FANTASIA NELLE MANI  per avermi pensato assegnandomi 

E con piacere rispondo alle curiose domande di Elena ^_^

1- Fai mercatini e se sì ti danno soddisfazione?
Adoro trascorrere le giornate a contatto diretto con chi apprezza il mio lavoro.
Tornare a casa con il cuore gonfio di complimenti (e il portafogli meno vuoto del solito ^_^) è una gioia immensa.
2- Trovi che nel panorama dell'handmade italiano ci sia una scambio importante tra creative?
Se non ci si aiuta tra di noi....
3- Quale è la tecnica che preferisci?
L'importante è che ci sia un foglio di carta colorata il resto è fantasia ^_^
4- Gli acquisti dei tuoi materiali li fai in negozi fisici o tramite internet?
Esclusivamente in piccole cartolerie della mia città. UNO per la scelta dei colori (su schermo non sempre sono veritieri), DUE  perché entrare in una cartoleria per me equivale entrare in un mondo incantato, TRE devo toccare con i miei polpastrelli i diversi tipi di carta e QUATTRO mi piace promuovere e alimentare i piccoli commercianti della mia zona e scelgo prodotti di cui ho la certezza della qualità e della provenienza (in questo sono fortunata, abito in una zona dove l'economia ruota intorno alla carta)
5- Hai contatti con creative straniere?
Creative italiane che vivono all'estero vale lo stesso!?! ^_^
6- Dove trovi ispirazione per le tue creazioni?
Dall'osservazione di tutto il bello che mi circonda!!!
7- Hai fatto dei corsi o sei autodidatta?
Autodidatta in piena sperimentazione
8- Preferisci fare le vacanze in Italia o all'estero?Perchè?
Non importa dove, l'importare è vedere cose nuove e toccare usanze e culture diverse dalle mie. 
9- A parte creare cosa ti piace fare nel tuo tempo libero?
Tutto quello che si può fare all'aria aperta: escursioni con il cane, zappare l'orto, stendermi sul prato, passeggiare in riva al mare...
10- L'ultimo libro che hai letto?
Proprio ieri sera sono arrivata all'ultima riga di "la bellezza delle cose fragili" di Taiye Selasi.