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mercoledì 4 novembre 2015

GRAVITY: CIONDOLO IN CARTA E RAME

Le leggi di Newton sulla gravità spiegano il modo in cui i corpi si attraggono l'un l'altro e sono basate su osservazioni ed esperimenti scientifici. La gravità è una forza di attrazione che esiste tra masse, corpi e particelle.
Newton si rese conto che la forza chiamata gravità è responsabile della caduta di una mela dall'albero e dal fatto che uomini e animali vivono sulla superficie del nostro pianeta in rotazione senza esserne scagliati via.

Così ogni volta che mi trovo a fare voli pindarici e ogni volta che un avvenimento molto bello quanto inaspettato mi fa camminare con i piedi sulle nuvole e mi fa costruire castelli in aria, tra me e me mi ripeto come un mantra Newton - Newton - Newton.
Perché è bello fantasticare, sognare e farsi trasportare dalle cose belle che ci accadono, ma il consiglio che do a me stessa è sempre quello di rimanere con i piedi per terra.

I ciondoli Gravity in carta, rame e pietre li dedico al matematico, fisico, filosofo naturale e alchimista inglese Isaac Newton immaginandolo con il naso all'insù ad osservar le stelle e i piedi ben saldati a terra.


collana in carta e rame fatto a mano

collana in carta e rame fatto a mano

collana in carta e rame fatto a mano

mercoledì 20 maggio 2015

MAL'ERBA A CHI!?

Abitando in campagna non posso non emozionarmi davanti ad un bocciolo di papavero che si schiude, ad una spiga di grano che dondola cullata dall'aria, alla forza di un seme che germina in qualunque terreno e a tutto quello che la tarda primavera mi regala.
E pensare che quando vado dal vivaio per comprare una piantina ritorno a casa con un sacco di terra apposita, un barattolo di concime apposito e girovago in casa mezza giornata per scegliere l'apposita finestra!!!
E invece eccole queste "erbacce"... un seme trasportato dal vento, cade sul terreno, sgomita un po' a destra e un po' a sinistra e regala una macchia di colore in mezzo al campo.
Così ogni giorno una sorpresa... un'orchidea selvatica vicino alla ciotola del cane, un gruppo di calle lungo il ruscello dietro casa, la melissa abbracciata ad una pietra, margherite e viole sparse in ogni dove. (E chiedo scusa a tutte le altre specie che non ho messo in elenco)
Ho creato questi ciondoli ispirata proprio ai fiori spontanei, alla mal'erba,  a questa meraviglia di colori che sembrano fragili e in balia degli eventi ed invece hanno una forza da far invidia.
La carta diventa cornice per questo mio paesaggio bucolico e mi ricorda, con il colore, lo stupore giornaliero di abitare in campagna.
Il rame, utilizzato come stelo, diventa simbolo della finta fragilità della natura.







Dedico questi ciondoli a chi è capace ancora di stupirsi e a chi non è mai in balia degli eventi.

Un GRAZIE di cuore all'amica di web Barbara (maga del metallo FASCINATIONSTREET) che mi ha saputo dare degli ottimi e saggi consigli su come poter lavorare e trattare il rame, materiale che non avevo mai lavorato prima.
Cara Barbara grazie anche perché, nonostante la banalità delle mie domande, non hai fatto pesare la mia ignoranza ^_^

lunedì 11 maggio 2015

SASSO, FORBICE... CARTA!!!

Durante l'inverno, al contrario di quanto si possa credere, la vostra Civetta preferita non è andata in letargo e, nonostante il titolo del post possa ingannare, non ha neanche giocato tutto il tempo a Morra cinese ^_^
Ho partecipato a corsi, laboratori e workshop interessantissimi che mi hanno fatto ritagliare piccole parentesi dalla routine quotidiana in modo creativo e costruttivo, mi hanno permesso di fare delle interessanti e piacevoli conoscenze e mi hanno dato modo di apprendere nuove tecniche, espressioni creative differenti e una conoscenza di materiali al di fuori dal mio mondo di carta.
Molti di questi incontri mi hanno fatto conoscere in prima persona artisti internazionali e artigiani che, pur rimanendo saldamente attaccati alla tradizione, riescono a realizzare oggetti e opere d'arte di una modernità unica, che profumano di poeticità e hanno come caratteristica principale la contaminazione di culture e saperi diversi.
Ad alcuni laboratori ho partecipato consapevole che avrei portato a casa un bagaglio di sapere pronto per essere aperto all'occorrenza e sfruttato per il mio lavoro, ad altri mi sono iscritta per pura curiosità, ma in entrambi i casi una cosa certa l'ho imparata: siamo circondati dalla bellezza, dobbiamo solo imparare ad aprire gli occhi.


Così per esempio mettendo insieme tre diversi laboratori creativi...
- Workshop sull'utilizzo di pigmenti naturali 
- Corso per mastro cartai di legatoria, di pressatura e di embossing.
- Corso di pittura con l'antica tecnica aborigena della Scuola di Papunya Tula.
...e aggiungendo la voglia di sperimentare...
il risultato ottenuto sono dei ciondoli che profumano d'estate!

ciondolo in carta pressata dipinta a mano
Paper Stone _ 01

Pezzi di carta colorata pressati e "stressati" con appositi cutter e carta abrasiva per renderli simili a pietre, dei puntini di colore di diverse dimensioni e sfumature che uniti insieme formano dei mandala in miniatura pronti per essere indossati come spille o come ciondoli.

ciondolo in carta pressata dipinta a mano, paper jewels
Paper Stone _ 02

ciondolo in carta pressata dipinta a mano, paper jewels
Paper Stone _ 03

Non so se artisticamente vi piacciono, ma in loro c'è tutto il divertimento, la passione e la voglia di condividere: un carico di saperi e di passioni che porterò sempre con me.

ciondolo in carta pressata dipinta a mano, paper jewels
Paper Stone _ 00

martedì 3 febbraio 2015

IL MARE D'INVERNO

il mare d'inverno e' un concetto che il pensiero non considera... così cantava la Berté nel 1983. Una delle "sue" canzoni più malinconiche e arrabbiate. 
Il mare d'inverno... un mare agitato in un luogo isolato poeticamente ci rimandano ad un senso di solitudine ed inquietudine presente nell'animo umano in alcune situazioni.
Quel posto che solitamente viene bramato d'estate grazie ad una falsa veste colorata, per me, che adoro la solitudine e che cerco di non farmi pilotare dal marketing dei media, potermi bere un caffé in riva al mare d'inverno è un rilassante momento meditativo. 
E diciamoci la verità, è anche l'unico momento dove si può ascoltare la vera voce del mare (senza le musichette e le animazioni nei chioschi) e sentire a pieni polmoni il suo odore pungente (niente creme e oli solari da spalmare).

Se poi si ha la fortuna di capitare al mare in una giornata d'inizio Febbraio e trovarsi in una spiaggia innevata e poter ammirare dei fiocchi tuffarsi tra le onde azzurre lo spettacolo è assicurato!







martedì 15 luglio 2014

TEMPO DI LENTICCHIE

Lo so a cosa state pensando... ecco l'ennesima polemica sulle stagioni che non sono più quelle di una volta... sul fatto che per andare in spiaggia non servono pinne e braccioli ma una bella felpona!!!
E invece vi sbagliate! Tolto il particolare che io sia una mangiatrice di legumi da guinness dei primati e che, a differenza della maggior parte degli italiani, non associo la lenticchia alla neve, a cenoni di fine anno e neanche a canti natalizi... posso dire con convinzione che questo è proprio tempo di lenticchia!

Castelluccio di Norcia, uno dei paesini sperduti nel cuore pulsante del Parco dei Sibillini, si erge su un altipiano ad un'altitudine di circa 1500 metri sul livello del mare. 150 abitanti dediti alla pastorizia, ma soprattutto alla coltivazione di lenticchie (e per queste tre righe ringrazio Wikipedia).


E proprio questo tipo di agricoltura ha reso famoso il paesino umbro e poco importa se non siete degli amanti dei legumi e se ogni volta che dovete cucinare la lenticchia vi esce l'orticaria perché sono sicura che, se passate da quelle zone in questo periodo, a tutto pensereste tranne che alla tipica associazione con zampone e cotechino.

Uno spettacolo mozzafiato, un'atmosfera unica, un silenzio che fa "rumore" e come per magia sembra essere entrati in un dipinto dei maestri macchiaioli.








Non so quanto tempo sono rimasta ad osservare lo spettacolo di quei prati in fiore... perché sembra proprio di entrare in una dimensione dove spazio e tempo si concentrino a tal punto da svanire.

Ritornata a casa potevo fare solo una cosa... giocare con i colori!

Ciondoli: medaglioni realizzati con la tecnica quilling





lunedì 23 giugno 2014

druidiche tradizioni di carta

Tradizione popolare delle zone in cui vivo è quella di preparare l'accqua di San Giovanni.
La sera del 23 Giugno è usanza raccogliere petali di fiori ed erbe aromatiche. Si mettono poi in ammollo in un catino con dell'acqua, fuori casa, durante la notte di S. Giovanni. La mattina seguente si filtra la stessa acqua, oramai profumatissima, e ci si lava il viso. La credenza vuole che, oltre a rendere la pelle bellissima, l'acqua sia protezione contro le malattie in generale.
"La guazza (= la rugiada) di Santo Gioanno fa guarì da ogni malanno"
Le origini di questa tradizione, anche se ormai legata al nome di un santo cristiano, risalgono ai riti pagani che si svolgevano durante i solstizio d'estate. Nella notte del 24 Giugno gli antichi credevano che gli elementi della natura si caricassero di particolari poteri.

Io ho già preparato il mio cestino di vimini dove metterò più erbe aromatiche possibili: timo, calendula, malva, rosmarino, alloro, salvia... e petali di rosa, ginestra, lavanda...
Naturalmente devo decidere che ciondolo indossare ^_^



La Cicerbita alpina...


... o la Calendula?




Di una cosa sono certa, i fiori delle piante spontanee non hanno nulla da invidiare a secoli di selezioni fatte dall'uomo!!!


lunedì 16 giugno 2014

PAPER CUT: L'albero della vita

Simbolo ancestrale e antico quanto l'uomo l'albero della vita è presente in tutte le civiltà con significati molto simili legati alla nascita e all'energia vitale.
Dalla Mesopotamia agli egizi, che immortalavano il proprio faraone alla base di un albero come se egli stesso fosse portatore di vita e di prosperità.
Alla cultura ebraica e cristiana dove l'albero assume caratteristiche ben connotate e una forte raffigurazione simbolica: rigidamente simmetrico e quasi sempre rappresentato come una pianta di melograno o palma.
Gli arabi e i bizantini non sono stati da meno nella rappresentazione iconografica dell'albero della vita e in Sicilia si possono ammirare molti manufatti.
L' albero dela vita non è assente neanche nell'arte asiatica né tanto meno in quella islamica, nelle quali tante sono le rappresentazioni su maioliche, porcellane o nei "ricami" in pietra che adornano i monumentali portali di templi e moschee.

Quando penso all'albero della vita nell'arte subito mi viene in mente la rappresentazione "riccioluta" di Klimt.
Con meno ghirigori e pieno di minuscole foglioline ho provato anch'io a rappresentare il mio albero della vita.


Ho disegnato in maniera molto schematica la grande quercia che sta di fronte casa


Con la tecnica paper cut ho inciso il disegno



Con la tecnica quilling ho creato una medaglia in cartone ondulato che potesse proteggere e supportare l'incisione


Con un cordino di eco-pelle posso indossare il mio albero della vita, sentirmi protetta e sempre a contatto con la mia amata natura.







Con questo post partecipo al LinkyParty n°100 di C'èCrisiC'èCrisi

sabato 31 maggio 2014

CARDBOARD BEADS... E LE COLLANE RITORNANO MAXI

Giugno: tempo di mercatini, maniche corte e sandali YEAHHH!
Giugno: tempo di maxi collane e accessori colorati YUPPIEEEE!
Sarà che mi sono accorta dell'arrivo di Giugno solo girando il calendario SOB!
Sarà che le zucchine dell'orto stanno preparando le valigie per raggiungere mete più calde SNIF SNIF!
Sarà che per vedere un raggio di sole mi è rimasta solo un'intensa meditazione SGRUNT!

E quando metto insieme sandali + colori + valigia + meditazione non posso non pensare ad un viaggio in Tibet.

E allora per l'estate di quest'anno (sono rimasta una delle poche persone a credere che quest'anno arriverà anche l'estate) per le maxi collane in cartoncino ondulato ho pensato ai caldi colori dei monaci buddhisti e alle forme del loro inseparabile mālā 

Collana in cartoncino ondulato arancio


Collana in cartoncino ondulato rosso fragola


E dal momento che i 15°C mi costringono ancora ad indossare collo alto e felpa.... ecco la collana indossata dalla Civetta infreddolita


Fiduciosa però di poterle presto vedere indossate su qualche fanciulla dall'animo etnico ^_^


E con la mia pelle verdastra vi auguro un lungo fine settimana... SERENO 
sia nell'animo che nel cielo ^_^ 

mercoledì 9 aprile 2014

colori d'Africa

Che strane giornate!!!
La mattina si va a maniche di camicia e la sera si mette la legna nel camino.
E ancora, mentre il giorno si va nell'orto con la zappa in mano progettando dove mettere zucchine e pomodori, la sera si sprofonda nella poltrona con tanto di copertina a godersi qualche bel film.

Due sere fa mi è venuta voglia di rivedere "Hotel Rwanda" e nel frattempo mi sono messa a rotolare qualche strisciolina di carta.
Il risultato.... un vasetto di vetro pieno di perle di carta colorate ricavate dal riciclo di pagine di una rivista.
Ieri sera ho preparato tanti perni gancio per le perle e come d'incanto ho iniziato ad unirle tra di loro. Senza un disegno su carta... solo una vaga idea nella testa che man mano prendeva forma.

Ne è uscita una collana che non si accontenta più di tiepide e incerte giornate primaverili, ma che pretende di essere violentata dal Sole per far sì che i suoi colori ricordino odori e sapori  dell'Africa, di quella terra da me mai visitata se non attraverso film, libri e racconti.





martedì 25 marzo 2014

Una finestra sul mio mondo

Se lo si chiede ad un architetto la risposta sarà più o meno questa: un'apertura su un muro che permette all'aria e alla luce naturale di filtrare dall'esterno in un ambiente chiuso.
E se invece la stessa domanda la si ponesse ad un informatico: un'area visualizzata sullo schermo del pc che permette l'interazione tra l'utente e il dispositivo.

Se invece chiedete a me cos' è una finestra la risposta è semplice... un filtro, una cornice dalla quale posso indisturbata osservare il mondo esterno e che allo stesso tempo permette al mondo di sbirciare il mio microcosmo.
La finestra mi ha sempre affascinata.
Quando ero a Venezia per un periodo ho vissuto in una calle talmente stretta che con la dirimpettaia ci scambiavamo i limoni e le carote da una finestra all'altra... è sì, a Venezia finestra equivaleva a scambio sociale, o se vogliamo togliere il lato poetico, finestra era sinonimo di NO PRIVACY ^_^
Ora che vivo in aperta campagna le finestre sono sinonimo di cornice... nonostante i ripetuti tentativi della nonna di volermi confezionare metri e metri di tende all'uncinetto per ricoprire le finestre a me piace l'idea che la natura circostante entri visivamente nella casa come fossero quadri che cambiano a seconda della stagione.
Passeggiando per la città poi, in alcune ore del giorno per strada non c'è anima viva, ma se dalle finestre esce una luce soffusa, un profumo di cucina o una musica indistinta la fantasia inizia a volare alto e a fantasticare sulla vita che ci potrebbe essere oltre a quel vetro.

E' la finestra che mi ha ispirata nel creare questa serie di ciondoli in stile kawaii.



Finestra che indossata all'altezza del cuore racconta di noi, che si spalancherà solo con le persone che lo meritano, mentre al resto del mondo darà solo un piccolo accenno della possibile vita che c'è oltre al vetro.