lunedì 21 gennaio 2013

Romantic bird


Ho sempre avuto timore degli uccelli. Ricordo che da piccola mi faceva paura tenere in mano un pulcino... ora è diverso... dal giorno che mio padre si riportò a casa quella piccola cornacchia raccolta per strada con un'ala spezzata che indubbiamente era caduta dal nido...
Mi presi cura di lei, la portai dal veterinario che le steccò l'ala... la misi in una gabbia e iniziai a darle cibo e acqua... andavo a scuola la mattina e prima di tornare a casa andavo a comprare carne macinata dal macellaio... poi di corsa a casa ad imbeccare la piccola cornacchia che nel frattempo cresceva.
L'ala guarì completamente e lei crebbe bella (per quanto belle possano essere le cornacchie) e in salute. Di lei ricordo i goffi e ridicoli tentativi dei primi voli, i bagni che si faceva nella bacinella che le preparavo ogni due giorni, il suo saltellarmi dietro per seguirmi in giardino, i voli che si faceva sopra la mia testa e i suoi atterraggi perfetti sulla mia spalla.


Piano piano non ebbe più bisogno di me, diventò autosufficiente e i suoi voli si spinsero sempre più lontano dai pini del mio giardino... tornò sempre con meno frequenza fino a quando non tornò più.

Quando penso a quella cornacchia ripenso alle parole di mio padre: "lascia la porticina della gabbia sempre aperta, lascia che sia lei a decidere dove andare e quando...", ogni volta che ripenso a quella cornacchia non posso non pensare alla libertà di poter scegliere.


Se ve lo state chiedendo ho ancora paura dei pennuti!!!
Adoro la loro eleganza e il senso di leggerezza... ma li immagino saltellanti tra rami di alberi e lontano da gabbie e voliere...


 ... e anche se di carta la gabbietta deve avere la porticina aperta!!!




22 commenti:

  1. Risposte
    1. No ma non si può!!! Per fortuna che vivi lontano, altrimenti quei due soldi che prendo andrebbero tutti in collane -.-'
      COMPLIMENTI :-*

      Elimina
  2. Man mano che leggevo il post, restavo sempre più stupita...
    Quando ho realizzato che quella gabbietta bianca era un piccolo ciondolo che scendeva da un ramo d'albero sono rimasta senza fiato e a bocca aperta! Bellissimo!! ^_^

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A bocca aperta mi va bene... ma ora inizia a respirare ^___^

      Elimina
  3. Anche io pensavo fosse un complemento d'arredo...magari da appendere al tuo riminese attaccapanni!
    Invece mi stupisci ogni giorno di più!!
    L'uccellino è delizioso, e te lo dice una che di uccelli se ne intende (Chiaramente senza malizia, voglio dire, li ho messi anche nell'header!!!!!)
    Bacini.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se devo essere sincera è stato più faticoso il volatile che la progettazione della gabbietta!!!

      Elimina
  4. non ho parole... diccelo dove hai fatto il corso superavanzato???
    ci iscriviamo anche noi!!
    vai civettina... vola leggera!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. AHAHAH!!! per stare al passo con voi me ne devo inventare sempre di nuove ^__^

      Elimina
  5. Che bella storia!Anche se avevi paura sei stata amica di una cornacchia!!Questa collana è bellissima e rappresenta a pieno il senso di libertà!!Bravissima!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Più che dei volatili in generale ho paura di tutti gli animali che non si trovano nel loro habitat naturale... non c'è animale più pericoloso di chi non ha via di fuga!!!

      Elimina
    2. A bhè su questo sono daccordo!!

      Elimina
  6. Condivo che la porta debba rimanere aperta, anche per gli umani secondo me perche' al giorno d'oggi ce la stanno chiudendo bene bene.
    La tua gabbia invece e' superlativa, delicata e forte allo stesso tempo, con l'uccellino che non si sa se entra o e' appena uscito, fantastica! bellissimo anche il rametto che la sorregge, un 'autentica poesia.
    un saluto
    sabrina

    RispondiElimina
  7. Anche questa volta hai saputo leggere in pieno tra le righe... e anche l'indecisione dell'uccellino è voluta e sono felice che tu l'abbia notata ^_^

    RispondiElimina
  8. La tua creazione è allo stesso tempo adorabile e stupefacente. A volte si ha anche paura di essere liberi e di scegliere: pensiamo di essere chiusi in una prigione, ma in realtà è solo una gabbia di carta.
    Ciao, Eleonora

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Due aggettivi che mi fanno piacevolmente arrossire! Grazie

      Elimina
  9. "ascia la porticina della gabbia sempre aperta, lascia che sia lei a decidere dove andare e quando..." ...come per i figli, e quanto è difficile! La gabbia è davvero un capolavoro, che materiale hai usato?

    RispondiElimina
  10. però a mezzanotte a casa ^__^ Grazie Silvia... anche la gabbietta è in cartoncino color avorio.

    RispondiElimina
  11. Post stupendo, di una delicatezza..... la tua gabbietta e i tuoi lavori sono stupendi. Da oggi ti seguirò, non voglio perdermi le tue bellissime creazioni. Buon fine settimana
    Emi

    RispondiElimina
  12. Ma che meraviglia! :) La primavera imminente (o quasi.. qui in Svezia l'inverno durerà ancora a lungo!) mette voglia di leggerezza.. adoro la tua collana, complimenti! :) (e procedo a repinnare su Pinterest :D )

    RispondiElimina

Consigli, apprezzamenti e critiche sono sempre ben accette!!!